Sono ufficialmente disponibili su Netflix i primi quattro episodi della terza stagione di Bridgerton, la serie scala classifiche creata da Shonda Rhimes e tratta dagli omonimi romanzi di Julia Quinn che raccontano le battaglie amorose degli otto fratelli Bridgerton.
A differenza di quanto accade nei libri, per questo terzo capitolo sulle peripezie della famiglia si è optato per l’inversione del protagonista; è Colin Bridgerton (Luke Newton) ad essere sotto i riflettori (insieme a Penelope Featherington) al posto di Benedict (Luke Thompson).
La scelta deriva dalla necessità di chiudere il conflitto che si era generato tra Colin e Penelope (Nicola Coughlan) alla fine della seconda stagione, senza dilatare troppo i tempi tra il colpo di scena sulla scoperta della vera identità di Penelope e la sua cotta per il ragazzo.
Decisione che ha fatto storcere il naso ai lettori in quanto molti avrebbero preferito conoscere meglio Benedict, che al momento sembra essere l'unico Bridgerton rimasto fermo al suo punto di partenza senza avere una vera e propria evoluzione.
La scelta di dividere la stagione in due parti, invece, segue lo sciame sperimentale già realizzato da Netflix con altre sue serie di punta; Stranger Things, The Witcher e in parte con l'ultima stagione di Young Royals. Strategia di marketing messa in atto dalla piattaforma per tenere accesa la discussione sul prodotto per una finestra di tempo più ampia, rischiando però di impattare il recepimento della serie, come accade in questo caso.
Come le precedenti, anche questa stagione ha inizio con una ragazza Bridgerton nel giorno del suo debutto in società. Espediente che ci permette di vedere la famiglia al completo (ad eccezione dei personaggi interpretati dagli attori che hanno abbandonato la serie) e ci rinfresca la memoria su quali siano le altre figure che animano la fittizia alta società londinese di metà ottocento.
Nonostante questa sia la stagione dedicata a Colin e Penelope, la trama si fa carico anche di anticipare ciò che affronteranno presto altri Bridgerton, nello specifico Benedict e Francesca.
Su quest'ultima viene concentrata molta attenzione nel tentativo di recuperare un personaggio che è stato finora assente o trascurato, andando talvolta a dimenticare i due protagonisti effettivi.
Francesca, il nuovo “diamante della stagione” è graziosa, romantica e sognatrice, e da brava ragazza cerca di assecondare il volere di sua madre e della regina Charlotte, che vogliono a tutti i costi vederla realizzarsi sposando l'uomo di spicco del momento. Molto simile a sua sorella maggiore Daphne, con cui si erano aperte le danze nella prima stagione della serie, seppure con una passione innata per la musica che la distingue sia da Daphne sia dalla ribelle e anticonformista Eloise.
Dall'altro lato abbiamo invece Penelope Featherington, che fino ad ora era stata la “ragazza da parete” destinata ad essere per sempre la spettatrice accondiscendente e silenziosa, e la vediamo reinventarsi per diventare una partecipante attiva del gioco per la ricerca di uno sposo, entrando persino in competizione con altre ragazze.
Per uscire vittoriosa dalla gara, la giovane Penelope Featherington chiede aiuto a Colin Bridgerton, che si offre per diventare suo mentore e aiutarla nella ricerca, senza sapere che la ragazza è segretamente innamorata di lui e ha da poco fatto pace con la consapevolezza che lui la vede solo come un'amica.
Nicola Coughlan ha finalmente avuto modo di sfruttare le sue capacità (fin qui quasi ignorate) diventando il fiore all'occhiello dell'intera stagione e dimostrando di essere capace di reggere il gioco.
Un cambiamento molto in linea con l'alter ego di Penelope, la sfrontata pettegola Lady Whistledown, che causa scandali e manda famiglie in rovina esponendo i gossip più salienti nel suo giornaletto periodico.
Nella scorsa stagione si assisteva ad una sorta di caccia alle streghe per lo smascheramento della vera identità di Lady Whistledown; non era andata bene per Eloise Bridgerton, che si era ritrovata con la reputazione macchiata da un articolo di Whistledown e aveva successivamente scoperto che dietro la misteriosa figura causa di tutte le sue sofferenze si celava proprio la sua migliore amica.
L'ostilità tra le due amiche non ha ancora trovato un punto di ancoraggio, ed entrambe continuano a stuzzicarsi e ferirsi a vicenda fino alla fine. Un vero peccato per chi apprezzava la loro amicizia e si divertiva nel vederle avventurarsi nell'azione pur essendo due voci fuori dal coro.
C'è qualcosa che manca a questa stagione di Bridgerton rispetto alle altre, un qualcosa che sembra rendere questi primi quattro episodi lenti e meno coinvolgenti dei precedenti, e che forse dipende proprio da questa grande mancanza, oltre che dall'introduzione forzata di sottotrame, con personaggi che sembrano gravitare senza coerenza e lontano dagli altri in un universo tutto loro.
Ognuno cammina per la sua strada, ma al centro di tutto c'è Colin Bridgerton. Rigorosamente scapolo e di ritorno da un lungo viaggio in giro per il mondo (come a lui stesso piace ricordare con ogni dialogo) che gli ha permesso di maturare e diventare l'uomo più affascinante della città. Se prima era solo uno dei fratelli minori della famiglia sempre pronto a divertirsi e a mettersi da parte adesso è un adulto con i piedi per terra e tanta sicurezza di se. Si renderà conto troppo tardi di provare a sua volta qualcosa per Penelope, e questi sentimenti sconosciuti lo porteranno ad agire d'impulso rischiando di rovinare il fragile equilibrio tra i due.
Possiamo ritrovare nei punti focali lo stesso phatos, la leggerezza, il romanticismo idealizzato e l'abbellimento eccessivo di ogni inquadratura che ci avevano permesso di innamorarci follemente di questa serie tv, e se quattro episodi non sono abbastanza per giudicare un’intera stagione, ma nonostante lo sviluppo talvolta stagnante sono quanto basta per trascinarci nuovamente nella tanto amata bolla Bridgertoniana facendoci dimenticare di tutto il resto.